Il Fondo Veneto Competitività ha l’obiettivo di migliorare i livelli di competitività delle imprese mediante
l’introduzione di innovazioni tecnologiche di prodotto e di processo.
Saranno finanziati, in particolare, interventi volti alla promozione e attuazione di processi di Transizione
4.0 e alla riconversione dell’attività produttiva verso modelli di economia circolare e di sviluppo
sostenibile, nonché gli investimenti in tecnologie avanzate.
Sarà garantita la concessione di prestiti (in parte con fondi del Programma a tasso zero, in parte con fondi
bancari a tasso convenzionato), anche combinati ad una sovvenzione a fondo perduto, a copertura del 100%
delle spese di investimento ammesse, IVA esclusa.
Il Fondo ha una dotazione di 40 milioni di euro.
Possono richiedere l’intervento del Fondo:
che alla data di presentazione della domanda:
– rientrino nei requisiti dimensionali di PMI (anche nel caso di Professionisti) o di MidCap; tale
requisito deve essere mantenuto fino alla delibera del Gestore di concessione del Finanziamento
agevolato;
– esercitino, in relazione alla sede operativa destinataria dell’intervento, un’attività economica
identificata come prevalente sulla base di uno o più dei seguenti codici ISTAT ATECO 2007-2022:
– essere regolarmente iscritti nel registro delle imprese o all'albo delle imprese artigiane e risultare in
attività. La data di inizio attività è quella risultante dalla visura camerale;
– per i Professionisti, essere titolari di partita IVA attiva. La data di inizio attività è quella indicata nel
Modello AA9/10;
– avere la sede operativa nel territorio del Veneto, come da visura camerale;
– per i Professionisti, avere il domicilio fiscale in Veneto, come indicato nel Modello AA9/10;
– presentare una classe di merito creditizio idonea secondo i modelli di rating del Finanziatore.
Il Fondo supporta programmi innovativi volti ad introdurre innovazioni tecnologiche di prodotto e di
processo, ad ammodernare i macchinari e gli impianti e ad accompagnare i processi di
riorganizzazione e ristrutturazione aziendale, anche in un’ottica di promozione della digitalizzazione e
di riconversione dell’attività produttiva verso un modello di economia circolare e sviluppo
sostenibile. In particolare, il Fondo sostiene:
Gli interventi strutturali devono rispettare la legge regionale n. 14 del 2017 sul contenimento del consumo
di suolo. Tali interventi possono essere realizzati in qualsiasi zona territoriale omogenea, a condizione che
abbiano i titoli edilizi appropriati e che privilegino le superfici già impermeabilizzate o degradate.
I programmi devono essere conformi alle disposizioni del Rapporto Ambientale e devono rispettare il
principio "Do No Significant Harm" (DNSH). A tal fine, è richiesto un sistema di verifica semplificata che
prevede una dichiarazione specifica in fase di presentazione della domanda e una sezione dettagliata nella
relazione finale in fase di rendicontazione del saldo. La mancata o incongruente compilazione di questa
sezione comporta la decadenza totale del sostegno.
Non sono ammissibili i progetti e gli interventi che, potendo comportare incidenze significative negative
sui siti della rete Natura 2000, siano sottoposti a valutazione di incidenza e la stessa abbia un esito negativo.
Sono ammessi progetti di investimento del valore minimo pari a euro 20.000,00 e massimo pari a euro
2.000.000,00. Sono ammissibili le seguenti tipologie di spese:
Attivi materiali immobiliari (max 20% dell’investimento totale ammissibile): spese per opere murarie
e impianti tecnologici solo se funzionalmente correlate agli attivi materiali di cui alla successiva voce
Attivi materiali mobiliari: acquisto e installazione di macchinari, impianti produttivi, hardware,
attrezzature tecnologiche necessari per il conseguimento delle finalità del Programma di investimenti
Attivi immateriali:
Spese tecniche (max 10% dell’investimento totale ammissibile): spese di direzione lavori, studi,
progettazioni, consulenze affidate all’esterno, connessi con il Programma di investimenti e finalizzati
anche ad iniziative di commercializzazione e promozione.
Le operazioni agevolate possono essere realizzate, alternativamente, con le seguenti forme tecniche:
a) Finanziamento agevolato;
b) Leasing agevolato: solo per l'acquisizione di impianti produttivi, attrezzature tecnologiche e macchinari
con obbligo di riscatto. La spesa massima ammissibile è il costo di acquisto al netto dell'IVA e del canone
iniziale;
c) Forma mista, costituita da un Finanziamento agevolato a cui è aggiunta una Sovvenzione a fondo
perduto. La Sovvenzione a fondo perduto è calcolata sull’ammontare dell’investimento totale ammissibile,
con esclusione delle sole spese tecniche.
In particolare, per le PMI l’entità massima della Sovvenzione a fondo perduto è così articolata:
La durata del finanziamento è pari a:
Le domande possono essere presentate in modo continuativo (procedura "a sportello"). La domanda va
presentata in modalità informatica tramite un intermediario finanziario (Banche, Società di Leasing o
Confidi) o tramite un Confidi o un'Associazione/Organizzazione imprenditoriale.