Fotovoltaico e Transizione 5.0: la Comunicazione al Gestore di Rete Diventa Decisiva per il Credito d'Imposta

Pubblicato il
15/09/2025

Una novità cruciale per le imprese che investono in fotovoltaico con il Piano 5.0: il momento in cui l'investimento si considera "completato" ai fini fiscali è ora legato a una specifica comunicazione tecnica, con importanti conseguenze pratiche.

Con l'avvio del Piano Transizione 5.0, le imprese che investono in impianti fotovoltaici per l'autoconsumo devono prestare attenzione a un dettaglio che assume un'importanza cruciale per l'accesso al credito d'imposta. Non si tratta di un nuovo obbligo burocratico, ma della valorizzazione di un adempimento tecnico già esistente: la comunicazione di completamento lavori al gestore di rete.

Cosa Cambia: un Adempimento Tecnico con Valore Fiscale

Per maturare il diritto al credito d'imposta 5.0, è fondamentale stabilire quando un impianto fotovoltaico possa considerarsi fiscalmente “completato”. La risposta è legata alla deliberazione Arera Arg/elt 99/08. Secondo questa normativa, l'installatore è tenuto a comunicare al gestore di rete l'avvenuta conclusione dei lavori. Con le nuove disposizioni della Transizione 5.0, proprio questa comunicazione diventa l'elemento probatorio che fissa la data di completamento dell'investimento.

Di conseguenza, la semplice installazione dei pannelli o il loro collaudo interno non sono più sufficienti. È l'atto formale di comunicazione al gestore di rete che "sblocca" l'iter per la certificazione da parte del GSE e la successiva fruizione del beneficio fiscale.

L'Iter Corretto e le Implicazioni Pratiche

Il processo che le aziende devono monitorare attentamente è il seguente:

  1. Completamento Lavori: L'impresa installatrice conclude la realizzazione dell'impianto.
  2. Comunicazione al Gestore di Rete: L'installatore invia la comunicazione formale di fine lavori al gestore di rete, come previsto dalla normativa ARERA. Questo è il momento chiave.
  3. Avvio Certificazione GSE: Questa comunicazione funge da innesco per la procedura successiva. Da questo momento, l'impresa può procedere con la richiesta al GSE per ottenere la certificazione necessaria ad attestare il diritto al credito d'imposta.

Il rischio per le imprese è evidente: un ritardo o un'omissione in questa comunicazione da parte dell'installatore può far slittare o, nel peggiore dei casi, compromettere l'accesso a un incentivo di grande valore.

Il Coordinamento Diventa Essenziale

Mai come ora, diventa fondamentale un perfetto coordinamento tra l'azienda, il fornitore/installatore dell'impianto e il consulente fiscale. È cruciale assicurarsi che la comunicazione al gestore di rete venga effettuata tempestivamente e correttamente, poiché da essa dipendono le tempistiche per poter inserire il credito d'imposta in compensazione.

In conclusione, per gli investimenti in fotovoltaico legati alla Transizione 5.0, un passaggio tecnico si trasforma in un atto con dirette e immediate conseguenze fiscali, richiedendo una maggiore consapevolezza e un monitoraggio attento da parte dell'impresa committente.

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