La bozza della Legge di Bilancio 2026 reintroduce la maggiorazione degli ammortamenti per investimenti in beni tecnologicamente avanzati e green, e istituisce un credito d'imposta specifico per il settore primario.

Il testo della Legge di Bilancio per il 2026, recentemente bollinato, reintroduce importanti misure a sostegno degli investimenti produttivi delle imprese, con un focus particolare sull'innovazione tecnologica, la transizione ecologica e il settore primario. Gli articoli 94 e 96 delineano due distinti strumenti agevolativi per le acquisizioni di beni strumentali nuovi effettuate nel corso del 2026.

Art. 94: Maggiorazione dell'Ammortamento per Beni Strumentali (Super e Iper-Ammortamento 4.0)

L'articolo 94 reintroduce una forma di maggiorazione del costo di acquisizione ai fini del calcolo delle quote di ammortamento e dei canoni di leasing, rivolta ai soggetti titolari di reddito d'impresa.

• Periodo: L'agevolazione riguarda gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2026. È prevista un'estensione al 30 giugno 2027, a condizione che entro il 31 dicembre 2026 l'ordine sia stato accettato dal venditore e sia stato pagato un acconto di almeno il 20%.
• Beni Agevolabili:
  • Beni materiali e immateriali 4.0: Investimenti in beni strumentali nuovi inclusi negli allegati A e B della Legge 232/2016, a condizione che siano interconnessi al sistema aziendale.
  • Beni per Energie Rinnovabili: Investimenti in beni materiali nuovi finalizzati all'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all'autoconsumo (inclusi sistemi di stoccaggio). Per il fotovoltaico, sono agevolabili solo impianti con specifici moduli "green" (art. 12, c.1, lett. a, b, c, DL 181/2023).
• Entità della Maggiorazione Standard:
  • +180% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro.
  • +100% per investimenti oltre 2,5 e fino a 10 milioni di euro.
  • +50% per investimenti oltre 10 e fino a 20 milioni di euro.
• Maggiorazione per Transizione Ecologica: Percentuali più elevate sono previste per investimenti che conseguono una riduzione dei consumi energetici (almeno 3% sulla struttura o 5% sul processo):
  • +220% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro.
  • +140% per investimenti oltre 2,5 e fino a 10 milioni di euro.
  • +90% per investimenti oltre 10 e fino a 20 milioni di euro.
  • La riduzione dei consumi si considera automaticamente raggiunta in casi specifici (sostituzione beni obsoleti, progetti ESCo con EPC, specifici moduli FV).
• Procedura: L'accesso al beneficio richiederà l'invio telematico di comunicazioni e certificazioni tramite una piattaforma del GSE.
• Cumulabilità e Esclusioni: Il beneficio è cumulabile con altre agevolazioni (nei limiti del costo sostenuto), ma non con il credito d'imposta previsto dall'art. 1, c. 446, L. 207/2024. Sono escluse imprese in difficoltà o destinatarie di sanzioni interdittive , ed è richiesto il rispetto delle norme sulla sicurezza e il versamento dei contributi.
• Recapture: La vendita del bene o la sua destinazione all'estero durante il periodo di fruizione non comporta la revoca se il bene viene sostituito con uno analogo o superiore. Il beneficio residuo è fruibile fino a concorrenza del costo del nuovo bene.

 Art. 96: Credito d'Imposta per Agricoltura 4.0 e Pesca

L'articolo 96 istituisce un contributo sotto forma di credito d'imposta specificamente per le imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca e dell'acquacoltura.

• Periodo: Anche in questo caso, l'incentivo riguarda gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2026, con estensione al 30 giugno 2027 alle stesse condizioni dell'art. 94.
• Beni Agevolabili: Si tratta degli stessi beni materiali e immateriali 4.0 inclusi negli allegati A e B della Legge 232/2016.
• Entità del Credito: Il credito d'imposta è pari al 40% del costo per investimenti fino a 1 milione di euro.
• Limite di Spesa: L'agevolazione è concessa nel limite di spesa complessivo di 2,1 milioni di euro per l'anno 2026.
• Utilizzo: Il credito è utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite modello F24. Non si applicano i limiti generali di compensazione (es. limite annuale, limite per crediti da quadro RU).
• Procedura e Certificazione: È richiesta una certificazione da parte del revisore legale (o di un revisore/società di revisione iscritti per le imprese non obbligate) che attesti l'effettivo sostenimento delle spese e la loro corrispondenza alla documentazione contabile. Le fatture e gli altri documenti devono contenere il riferimento alla norma. Per le imprese non obbligate a revisione, il costo della certificazione (fino a 5.000 euro) incrementa il credito d'imposta.
• Cumulabilità e Esclusioni: Il credito è cumulabile con altre agevolazioni (nei limiti del costo sostenuto), ma non è cumulabile né con l'incentivo dell'art. 1, c. 446, L. 207/2024, né con la maggiorazione dell'ammortamento dell'art. 94 della stessa legge di bilancio.
• Recapture: Si applicano regole simili all'art. 94 in caso di cessione o destinazione del bene a finalità estranee entro 5 anni.

Entrambe le misure sono subordinate, in primis, ai risultati che emergeranno dall'iter parlamentare, e dai successivi decreti attuativi che definiranno nel dettaglio le procedure operative e i criteri specifici.