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DNSH: cos’è questo principio, a cosa serve e come si applica? - Interconsulting Srl

Il Regolamento (UE) 2020/852 (Tassonomia) e il Regolamento Delegato 2021/2139 (Allegato Tecnico), descrivono i criteri generali affinché ogni singola attività economica contribuisca in modo sostanziale alla tutela dell’ecosistema, senza arrecare un “danno significativo” agli obiettivi ambientali indicati nel regolamento stesso.
Il Dispositivo per la ripresa e la resilienza stabilisce che tutte le misure dei Piani nazionali per la ripresa e resilienza (PNRR) debbano soddisfare il principio di “non arrecare danno significativo agli obiettivi ambientali”.

Il principio DNSH, definito nell’ambito del sistema di tassonomia, ha lo scopo di valutare se una misura possa o meno arrecare un danno a 6 obiettivi ambientali, individuati nell’accordo di Parigi (Green Deal europeo).

In particolare, un’attività economica arreca un danno significativo se:

  1. Porta a significative emissioni di gas a effetto serra;
  2. Determina un maggiore impatto degli effetti negativi del clima attuale e futuro sull’attività stessa, sulle persone, sulla natura o sui beni;
  3. È dannosa per il buono stato dei corpi idrici;
  4. Se porta a significative inefficienze nell’uso dei materiali o nell’uso diretto o indiretto di risorse naturali, dello smaltimento dei rifiuti;
  5. Determina un aumento significativo delle emissioni di sostanze inquinanti nell’aria, nell’acqua o nel suolo;
  6. È dannosa per le buone condizioni e resilienza degli ecosistemi o per lo stato di conservazione degli habitat e delle specie, comprese quelle di interesse per l’Unione europea.

Il nostro studio vi può supportare nella verifica di compatibilità di un’attività economica o di valutazione di conformità degli interventi / progetti del PNRR, al principio DNSH attraverso un processo di valutazione documentato.

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